STIMOLANTE CEREBRALE
Tuttavia la caffeina non è soltanto uno
stimolante, rendendo gli individui più vigili e attenti, ma è anche in grado di aumentare la resistenza degli atleti agli sforzi fisici.
Non è un caso, infatti, che dal 1984 nel mondo sportivo la caffeina venga ritenuta una sostanza doping: l'assunzione di una dose, pari a quella contenuta in 10-12 tazze di caffè, può squalificare un atleta da una gara agonistica.
In campo medico la caffeina è usata come stimolante cerebrale e a volte associata anche a barbiturici e a tranquillanti, proprio per compensare gli effetti sedativi causati da questi medicinali.
Tuttavia assume grande importanza la suggestione individuale: per esempio, ci sono persone che,per predisposizione individuale, possono bere caffè dopo cena o prima di andare a letto senza per questo lamentare alcun disturbo del sonno.
Bere un caffè ai primi accenni di un forte mal di testa può essere un ottimo rimedio.
Grazie alla sua attività vasocostrittrice, la caffeina tende a far diminuire il flusso di sangue che scorre nei vasi del cranio e, per la sua azione di stimolo sul sistema nervoso centrale, allevia lo stato depressivo che spesso accompagna il mal di testa. Intorno agli anni sessanta, per curare le emicranie venivano usati farmaci a base di caffeina associati ad analgesici.
Uno dei luoghi comuni è che il caffè sia dannoso per il cuore, tale opinione ha decretato la fortuna del decaffeinato.